L'IO E L’ALTRO: FONDAMENTALISMI, CONTRASTI, CONTRADDIZIONI NELL’ERA POST-MODERNA

Report 2018

L'IO E L’ALTRO | FONDAMENTALISMI, CONTRASTI, CONTRADDIZIONI NELL’ERA POST-MODERNA | Call for Psychodrama and Sociodrama | Per una Cultura dell'Incontro

Staff Organizzativo:
Leonardo Seidita e Valeria Bianchi Mian
In collaborazione con:
PolisAanalsi: http://www.polisanalisi.it/
e
ArtPAI: https://www.psicodrammatorino.com/
Patrocini 2018: Ordine degli Psicologi della Lombardia, Ordine degli Psicologi del Piemonte, Ordine degli Psicologi della Sicilia e Comune di San Pietro in Cariano (VE).

L’idea che abbiamo condiviso
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Di gruppo in gruppo ci siamo avvicinati come opposti in relazione di vicinanza, con le nostre differenze che si sono incontrate sulla scena, la messa in gioco delle voci e dei volti di quel prisma che è la vita.
Potremmo spingerci ad affermare che il lavoro di gruppo sia davvero una ‘soluzione’, una via concreta di formazione civica, anche in questo momento storico – l’era post-moderna, la contemporanea mente – in cui la tensione tra gli esseri umani diventa troppo spesso ingestibile. Siamo certi però che a lavorare in tanti, in più luoghi d’Italia, sul tema dell’Io e dell’Altro, accenderemo numerosi barlumi di coscienza. E allora... lo facciamo.

"L'idea è nata da certi ragionamenti partoriti recentemente", spiega Valeria Bianchi Mian, "soprattutto in relazione ai contrasti molto accesi che coinvolgono gli individui quando si tratta di politica, ideologie, società. Sono rimasta spesso colpita dalla violenza verbale con cui vengono espressi certi concetti". Da qui, l'intento di approfondire, scoprire cosa c'è dietro, e dentro, sondare "l'altro da sé".

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Lo sviluppo del progetto e la sua realizzazione

“L’Io e l’Altro” è stata la prima Rassegna di Psicodramma e Sociodramma che ha avuto luogo in simultanea in tutta Italia. Più di trenta psicodrammatisti italiani si sono radunati e organizzati per creare una rete di eventi e darsi appuntamento offrendo alla popolazione della penisola, da Nord a Sud, momenti di confronto attraverso la drammatizzazione del tema del conflitto, dei conflitti contemporanei. Da Torino a Palermo da Milano a Verona, gli psicologi e psicoterapeuti (ma anche professionisti d’altra area con formazione in psicodramma e sociodramma) che hanno aderito all’iniziativa hanno messo in scena insieme ai partecipanti emozioni ed esperienze personali e legate a questo momento storico. Lo straniero e l’autoctono, l’identitario e il nomade, il simile e il diverso; il nazionalismo e il meticciato, gli estremismi psico-politici, il limite e l’oltre. Uno sguardo al di là della breccia, oltre il confine e, naturalmente, al di qua dello stesso, alla ricerca di una propria (im)permeabilità dinamica. In un momento storico caratterizzato da forti contrasti, la drammatizzazione delle emozioni contraddittorie, la scoperta della voce dell’altro in noi stessi, della voce nello specchio è stata quanto mai utile.
“Il tema che abbiamo scelto richiede un’osservazione il più possibile completa delle dinamiche che danno vita al discorso contemporaneo, attualissimo, dell’inclusione e della comunicazione tra le differenze, quando non tra opposte istanze, dell’incontro tra persone in danza quotidiana tra gli impegni e il tempo libero condiviso nei territori che fanno dell’Italia il luogo d’elezione per il nostro impegno. Noi vogliamo affrontare l’argomento suddetto cogliendone i molteplici aspetti, creando assetti che lo osservino da tanti punti di vista, attraverso gli occhi di più “ruoli collettivi”, al fine di aprire uno spazio di riflessione il più possibile completo e non unilaterale o bilaterale” (Psiconline.it).

I protagonisti dei giochi sono stati tanti. Sopravvissuti all’apocalisse si sono confrontati con i rischi del post-atomico; arcani maggiori si sono mossi sulla scena tra la vita e la morte, il lupo cattivo è stato accolto perché si è rivelato buono; c’erano viandanti di ritorno dalle Crociate, delusi e rattristati perché la guerra con l’Altro, con il diverso-da-sé si è rivelata battaglia contro se stessi, paradosso dell’esistenza. Abbiamo rappresentato viaggiatori, migranti, genitori, figli, sogni e desideri. Abbiamo messo in gioco le linee di confine, il limite e l’oltre. Abbiamo dato vita alla striscia di Gaza… e a tante altri spunti per riflettere insieme.

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“Se immaginiamo un ipotetico momento in cui prendano posizione gli attori in scena. Per esempio, relativamente al livello “inclusione-esclusione”, una delle possibili interpretazioni del tema principale, ci sono “i migranti - quelli che partono dal loro paese e sperano di poter sopravvivere, ma anche di vivere meglio; quelli che non vogliono sostare sul nostro territorio e quelli che invece abitano da tempo con noi; ci sono quelli che arrivano sui barconi giorno dopo giorno e finiscono nelle mani di chi li accoglie o di chi li sfrutta, come le ragazzine nel racket della prostituzione e i ragazzi chiamati nei giri dello spaccio; ci sono quelli che frequentano la scuola con i nostri figli, quelli che …”. (da “Il migrante che sta al mio confine”, di Valeria Bianchi Mian, qui su Contemporanea/Mente - Psiconline.it).

E ancora: “Ci sono i politici italiani e quelli che dall’Europa del Nord mostrano i muscoli o le terga per decidere sulla pelle delle persone quale paese europeo conti di più e che cosa sia l’Europa. Ci sono anche le multinazionali dello sfruttamento, i detentori del potere con le loro dinamiche abusanti, quelli che dall’occidente - e dalla stessa Africa - vampirizzano la terra e le genti che arrivano qui come migranti. Ci sono organizzazioni umanitarie di ogni genere, cooperative che si occupano di stranieri, e scuole nelle quali l’italiano è oggi tra le lingue della speranza; ci sono le case famiglia - quelle degne e quelle indegne di chiamarsi tali. Ci sono le mafie di ogni tipo, ed è un ruolo confuso con gli altri.” (idem).

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Vicenza

 

Nei paesi e nelle città italiane ci sono gli abitanti “storici” e i nuovi arrivati, i gestori dei locali, i protagonisti della vita quotidiana; ci sono, sempre e solo, persone. Giovani, vecchi, uomini, donne con le paure e i desideri e la ricchezza dell’abitare una penisola che è crocevia di popoli, con le difficoltà del coabitare più o meno forzatamente in uno scenario che prevede il connubio di identità. Un connubio non scontato ma da costruire ogni giorno.
La nostra comune formazione come psicoterapeuti di gruppo e psicodrammatisti, l’utilizzo di metodologie attive, la conoscenza del sociodramma, ci portano a sviluppare questa iniziativa al fine di accendere nuovi livelli di possibilità di incontro sociale e di sviluppo individuale. L’intelligenza multietnica: potremmo definirla così, la qualità della psiche che noi de “L’Io e l’Altro” portiamo in scena.
A Torino, nel Teatro di Marco Greco si è illuminato un “sentiero sacro”, un “sogno di visioni”: chissà che non ci conduca all’incontro…

report io e l altro 2018 artpai psicodrammatorino 05Torino e Biella


Un evento estemporaneo come il nostro è servito, possiamo dirlo, a “riscaldare” coscienze e ad accendere direzioni, ipotesi di incontro, coinvolgendo più individui in una riflessione sull’essere insieme “sulla stessa barca”, dentro e oltre i conflitti attuali, le paure, le differenze. Accendere nuove scintille di cultura – trans-culturali (nel senso più profondo del termine, interiore) è il nostro obiettivo per il 2019.

Il programma e i temi

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L’evento in Italia

L’evento si è svolto dal 17 al 22 aprile del 2018 e ha visto all’opera i seguenti conduttori di psicodramma e sociodramma: 17-22 APRILE 2018. Qui di seguito i cv dei conduttori.

TATIANA SICOURI | MILANO - svolge attività di Psicoterapia con adulti e minori, Supervisione e Formazione di gruppo nel Privato sociale e attività di Psicologia di Comunità a livello cittadino, come free lance in collaborazione con Enti e organizzazioni. Persegue da sempre obiettivi volti a migliorare il benessere delle persone nei luoghi di vita e lavoro, attraverso processi di gruppo e consapevolezza di sé, nella relazione con gli altri. Co-fondatrice e conduttrice della Compagnia Impronte Playback Theatre. Collaboratrice nel gruppo Nazionale BuonAbitare, orientato al benessere abitativo delle persone e comunità.

ANNALISA CORBO | MILANO – è psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista moreniana formatasi presso lo Studio di Psicodramma di Milano e presso la Cattedra di Psicologia Medica all’Ospedale San Paolo di Milano, si occupa di formazione sanitaria, di formazione aziendale e di psicoterapia individuale e di gruppo. Esperta di didattica con le metodologie attive, fa parte del gruppo di lavoro EDULARP.IT con cui sviluppa scenari di giochi di ruolo dal vivo per la didattica (in particolare per l’insegnamento della storia).

LILIANA NICOLETTI | VICENZA - svolge attività clinica individuale e di gruppo, Disegno Onirico, Orientamento professionale e Bilanci competenze nel suo studio “Full Circle” a Vicenza. A scuola coordina l'Area disagio/Disabilità e Spazio Ascolto, ASL e formazione formatori/docenti; in azienda (piccole, medie e multinazionali) si occupa di formazione e consulenza a aziendale in Sviluppo Risorse Umane anche con Sociodramma aziendale. Aderente a SIO (Scuola Italiana Orientamento), AIF (Associazione Formatori Italiani), Incontrarsi sul palcoscenico (Psicodrammatisti - rif. Antonio Conte). È laureata in psicologia clinica e si è formata presso la Scuola di Psicodramma (classico, moreniano) a Milano. Ha una Laurea in Scienze della formazione aziendale.

AMALIA MINICHIELLO | ROMA - è psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista. Si è formata presso IPOD (Istituto per lo Psicodramma Dinamico) di Roma con Ottavio Rosati. Svolge la libera professione e collabora con l’associazione di Promozione sociale ARCA nell’ambito di progetti sulla violenza di genere. Conduce gruppi-fiaba a conduzione psicodrammatica con adulti, ove attraverso la drammatizzazione vengono analizzati le risonanze personali dei temi collettivi di cui la fiaba ed il mito sono portatori. È arteterapeuta.

ELENA BRUNO - Psicologa Psicoterapeuta individuale e di gruppo Lavoro da molti anni in ambito clinico occupandomi di persone affette da disturbi psichiatrici e problematiche di tossicodipendenza all'interno di strutture ospedaliere e comunitarie. Conduco gruppi espressi impiegando tecniche multimodali. Svolgo attività come libera professionista presso MM Studio a Torino. Mi appassiona lo studio della simbologia e la lettura archetipica dei Tarocchi.

STEFANIA MACCHIERALDO | BIELLA – è psicologa clinica, Sociologa della comunicazione, Conduttrice di gruppi con metodi attivi. Dice di sé: “Mi piace definire il mio lavoro come in continua dialettica tra storie che curano e cura delle storie. Nei miei interventi - dalla formazione, alla sensibilizzazione sociale, alla psicologia clinica - le storie, ascoltate o narrate, hanno un ruolo fondamentale nel cambiamento verso il benessere. Cambiano forma e modalità, passando dalla narrazione ipnotica ed allo psicodramma nella clinica fino al sociodramma e ai metodi attivi in ambito formativo, ma pongono sempre l'essere umano e la sua piena realizzazione al centro. Lavoro presso i miei studi di Dorzano e Torino, Milano e, a richiesta, svolgo interventi anche presso realtà esterne.”

DAVIDE PEROTTI | TORINO - è psicologo, psicoterapeuta, psicodrammatista junghiano. Si è specializzato presso COIRAG-APRAGIP. Si è formato allo psicodramma junghiano presso AMP (Associazione Mediterranea Psicodramma) di Torino con Maurizio Gasseau. Lavora come consulente nelle scuole di Torino e provincia, dove sviluppa progetti e conduce gruppi di studenti, insegnanti e genitori. Svolge attività privata di psicoterapeuta e conduce gruppi di psicodramma in ambito terapeutico e nella supervisione o formazione alle organizzazioni di lavoro.

SARA BERTANI | TORINO - è psicologa, danzaterapeuta APID e psicodrammatista junghiana formatasi presso AMP Torino con Maurizio Gasseau. Conduce gruppi dal 2001 utilizzando tecniche attive sia con adolescenti nelle scuole sia con adulti in formazione aziendale. Volontaria presso CSM TO2 dal 2014. Lavora con pazienti psichiatrici utilizzando la danzaterapia e lo psicodramma.

FRANCA BONATO | BIELLA - è direttore di psicodramma, pedagogista, regista, autrice e attrice di Patatrac Teatro. Dal 1988 si occupa di formazione e di teatro educativo nelle scuole di ogni ordine e grado; di teatro sociale con soggetti disabili, psichiatrici presso centri di riabilitazione e comunità. Gestisce dal 1989 una scuola di teatro per ragazzi e dal 2016 fa parte della direzione del Centro Artistico Opificiodellarte – Biella.

ANTONIO ZANARDO - è consulente di carriera, consulente nell'area delivery, si dedica a progetti di Career Transition rivolti a personale, Area Manager e Impiegati. Formatore, supervisore e psicodrammatista, lavora da tanti anni
con aziende multinazionali o realtà complesse, occupandosi a diversi livelli e seguendo il personale su tematiche manageriali e organizzative. Competenze nell’ambito del counselling, individuale o di gruppo, supportate da studi specialistici e una significativa esperienza nel lavoro con la persona. Supervisione per équipe psicosociali sulle dinamiche relazionali, gestione del conflitto e dei casi. Didatta in metodologia dello psicodramma e dei metodi attivi nella formazione dal 1998.

VANDA DRUETTA - è psicologa psicoterapeuta e psicodrammatista. È presidente ARTPAI, membro FEPTO, IAGP, COIRAG. Vive e lavora a Torino. Si occupa di gruppi terapeutici di psicodramma ad orientamento junghiano e in particolare di sviluppo del “femminile". Informazioni utili sull'Associazione ARTPAI - https://www.psicodrammatorino.com/

MARCO GRECO | TORINO - è psicoterapeuta, psicodrammatista. Già Direttore di Comunità Terapeutica per Tossicodipendenti del “Progetto Uomo”; libero professionista. Responsabile della sede di Torino (Via San Domenico 16) della Scuola quadriennale di psicoterapia del Dott. Giovanni Boria. Già Presidente dell’AIPsiM (Associazione Italiana Psicodrammatisti Moreniani) dal 2007 al 2012. Presidente dell'Associazione Moreno Museum con sede a Baden (Austria). Membro del Comitato di Ricerca della FEPTO. Socio IAGP.

WILMA SCATEGNI | TORINO - è medico e psicoterapeuta. Founding Member e Member of the board FEPTO (Fed Europ. Psychodrama Training Organization). Psicologo Analista Didatta Centro Italiano di Psicologia Analitica (CIPA) IAAP (Int Association for Analytical Psichology )- C. G. Jung Institut Zurigo. Autrice di numerosi testi ed articoli pubblicati in Italia e all'estero. Conduce ed ha condotto gruppi di formazione e supervisione in diverse nazioni europee ed in Argentina. Il suo testo più noto:"Psychodrama, group processes and dreams/Archetypal images of individuation" è stato pubblicato in quattro lingue.

ANNAMARIA FRAMMARTINO | TORINO – è psicologa, psicoterapeuta, psicodrammatista, danz-attrice. Dal 2005 si occupa di osservazione e trattamento psicologico nel reparto di psichiatria penitenziaria del carcere di Torino. In ambito pubblico e privato si occupa principalmente di adulti, offrendo percorsi di psicoterapia individuale e gruppale, psicodramma e laboratori di teatro e danza terapia. In ambito teatrale scrive soggetti e sale sul palco da 15 anni.

VALERIA BIANCHI MIAN | TORINO - è psicoterapeuta e psicodrammatista. Conduce gruppi di supervisione con operatori sanitari. È stata redattrice per Pol.it (www.psychiatryonline.it). Redattrice per Psiconline (www.psiconline.it) e Niedern Gasse (www.niederngasse.it). Scrittrice: racconti e poesie pubblicati in diverse antologie (Ananke Edizioni, Matisklo Edizioni, Paginauno Edizioni). Libri: “Favolesvelte”, Golem Ed., 2016; “Utero in anima” (con Ceresa, S.G. e Putti, S.), Lithos Edizioni. Con la sociologa Lattanzi B. ha scritto il capitolo 6. Del volume “Psicosociologia della genitorialità” (a cura di Martini, S.A.), Golem Edizioni, 2017. Organizzatrice di eventi culturali e poetici (Poesie Aeree, Medicamenta – lingua di donna e altre scritture, www.art10100.it ).

LEONARDO SEIDITA | PALERMO - è psicologo, psicoterapeuta gruppoanalista e psicodrammatista junghiano. Socio fondatore e didatta presso la "Scuola di PolisAnalisi srl" di Roma. Si è formato allo Psicodramma analitico presso l'APRAGIP (Associazione per la ricerca e la formazione in psicoterapia individuale, di gruppo, istituzionale e psicodramma analitico) all'interno della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG. Conduce gruppi in ambito clinico, lavora con minori vittime di abuso e maltrattamento, adolescenti a rischio, famiglie multiproblematiche e nel campo delle dipendenze patologiche. Conduce inoltre gruppi di Psicodramma nella supervisione alle organizzazioni di lavoro, nella formazione e l'orientamento.

GIUSEPPE D’ALFONZO | PALERMO - è psicologo, psicoterapeuta psicodrammatista. Si è specializzato presso COIRAG-APRAGIPsicodramma. Ha lavorato presso diverse comunità per immigrati dove ha condotto gruppi di psicodramma volti all’integrazione sociale. Attualmente svolge attività di supervisione clinica a doppia conduzione (gruppo analisi e psicodramma) con l’equipe di una comunità alloggio per minori. Lavora per il Progetto Maddalena per immigrati vittime dello sfruttamento lavorativo e sessuale. Svolge attività di psicoterapia come libero professionista, in assetto individuale, di gruppo, per coppie e famiglie con il metodo dello psicodramma analitico.

LUIGI DOTTI | PROVAGLIO D’ISEO – è psicologo e psicoterapeuta, è direttore di psicodramma e playback theatre. Opera da oltre 40 anni nel Servizio Sanitario Nazionale (attualmente ASST Franciacorta (Bs),,, occupandosi di psicoterapia di gruppo per adulti e bambini, di formazione di operatori educativi e della cura. Dal maggio 2000 ha aperto ilTEATRO DI PSICODRAMMA – associazione di promozione socialedi Provaglio d'Iseo (Bs), che realizza da 18 anni la rassegna LE RELAZIONI SULLA SCENA incontri di psicodramma pubblico. Ha scritto varie pubblicazioni sugli action methods, psicodramma e playback theatre.

CLAUDIA BONARDI | PROVAGLIO D’ISEO – è laureata in scienze della formazione è formatrice e direttore di psicodramma, Ha insegnanto per 40 anni nella scuola per l'infanzia e si è occupata di formazione relazionale per bambini ed operatori educativi, è socio fondatore dell'associazione Teatro di psicodramma di Provaglio d'Iseo.

FRANCESCA PELIZZONI | MILANO - psicoterapeuta e psicodrammatista classico. Professore a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Si occupa di clinica presso consultori familiari ed è responsabile del servizio di Tutela Minori di Arcisate (VA) e di formazione del personale socio-sanitario. Svolge privatamente attività di psicoterapia a Varese e Milano.

CRISTINA ZANIBONI | BRESCIA - è psicologa psicodrammatista (riceve a Brescia). Psicologa dell’età evolutiva e direttore di psicodramma. Si occupa di supporto psicologico individuale e di gruppo per adolescenti e adulti. Propone percorsi di gruppo nelle scuole secondarie e primarie. Nel privato si occupa di prevenzione e formazione proponendo serate informative e percorsi di accompagnamento alla perinatalità e alla maturità della donna. È progettista di interventi a stampo sociale per associazioni di volontariato nel bresciano.

PAOLA PLEBANI - pedagogista clinica, psicodrammatista (riceve ad Albarè di Costermano)

SOFIA RAVA - psicologa, psicodrammatista (riceve a San Pietro in Cariano).

LORELLA BARBIERI | VERONA – è psicologa psicoterapeuta ad orientamento psicanalitico Svolge attività clinica individuale e di gruppo presso l’ ulss 9 Scaligera, Servizio di Psicologia Territoriale, dal 2008. Conduce gruppi di donne che soffrono di disturbi di dipendenza affettiva. Svolge inoltre attività libero professionale terapie utilizzando la tecnica dello psicodramma individuale presso la sede dell’Associazione Incontrarsi sul Palcoscenico: Associazione di Psicodramma a Verona.

NATALIA CORDIMA – psicodrammatista a San Pietro in Cariano.

ANDREA DI MONTE - psicologo psicoterapeuta psicodrammatista, riceve pazienti in studio privato a Tolmezzo (Ud). Svolge attività di psicoterapia, counseling e sostegno psicologico con adulti e bambini, usando il metodo dello psicodramma a due (altrimenti chiamato ‘psicodramma individuale’).

CATERINA PAOLINI - psicologa, sta ultimando il mio percorso professionale come psicoterapeuta ad indirizzo analitico transazionale. Dal 2009 lavora presso l’Associazione AMO Baldo Garda Onlus, dove si occupa del supporto psicologico volto ai malati in fase terminale e alle famiglie coinvolte. Dal 2010 si dedica alla promozione culturale della Death Education (Educazione alla morte) organizzando incontri informativi e formativi finalizzati ad affrontare temi ed esperienze relative alla morte e al significato della vita. Lavora inoltre come libero professionista in ambito clinico con adulti, adolescenti e bambini.

DANIELE REGGIANINI - nasce a Modena il 1° di agosto del 1959. Terminati gli studi universitari, nel 1984, inizia un percorso, tuttora attivo, di ricerca e pratica nel campo dei trattamenti e dei processi di gruppo. Nel 1991 conosce, in particolare lo Psicodramma Moreniano di cui diventa direttore, didatta e ricercatore. Già presidente dell' Associazione Italiana Psicodrammatisti Moreniani; attualmete membro del Comintato di Ricerca della The Federation of European Psychodrama Training Organisations (FEPTO).

MARIANNA MASSIMELLO – è traduttrice dal tedesco e francese di scritti di psicoanalisi, psicologia e psicologia analitica (Jung, Freud, Salomé, Neumann, Ammann ecc.). Filosofa e psicodrammatista formatasi presso l’Associazione Asclepio di Torino, ha conseguito il "Zertifikat für Analytische Psychologie” (2014-15) presso lo “Jung Institut” di Küsnacht (Zurigo).

GIULIANA BITELLI – è psicologa psicoterapeuta espressiva in Arteterapia. Psicodrammatista junghiana, specializzata in Sand Play Therapy, fondatrice del Centro di Psicologia e Psicoterapia di Torino (CPP – www.psicologiatorino.it). Coordinatrice di asilo nido a Torino, membro del direttivo del Punto Familia - Associazione di promozione della famiglia in tutte le sue forme e problematiche, membro del gruppo di ricerca sulla resilienza Risorse in Cammino, già presidente dell'associazione di promozione sociale Caleidoscopio.

TIZIANA GRASSO – TORINO – è psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista. Il suo sito è: http://psicologiapsicodrammatorino.it

CINZIA BELUARDO | TORINO – è psicologa, operatrice di training autogeno e psicodrammatista in formazione. Specializzanda in psicoterapia presso l’Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma (IPAP). Lavora a Torino e offre consulenza e sostegno psicologico verso adulti e minori. https://torinopsico.com/chi-sono/

LORELLA BARBIERI - psicologa psicoterapeuta (riceve a San Pietro in Cariano).

ELENA PINNARO’ - psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista (riceve a Brescia). Ha svolto per anni attività clinica individuale e di gruppo come libera professionista e attualmente lavora come dipendente nel territorio di Brescia e provincia per la ASST del Garda nell’ambito delle Dipendenze patologiche. Conduce gruppi con pazienti psichiatrici, con bambini e adolescenti, gruppi di accompagnamento alla separazione e gruppi di coppie e infine gruppi di psicoterapia per adulti.

ANTONIO FRANCO CONTE - psicologo, psicoterapeuta e psicodrammatista (riceve a San Pietro in Cariano). Docente dell’area clinica e adolescenti della “Scuola di Psicodramma di Milano” per la specializzazione in Psicoterapia. Lavora da tempo nel privato in setting individuale e di gruppo con adolescenti e adulti a Milano e Verona. Conduce gruppi terapeutici di Psicodramma a Verona a San Pietro in Cariano (Vr) con cadenza settimanale e/o mensile. Svolge supervisione di casi clinici a terapeuti e ad equipe e operatori di associazioni per le cure palliative. Collabora da anni con una Comunità per minori per l'integrazione e per il disagio sociale utilizzando tecniche attive e psicodramma. Membro della AIPsiM (Associazione Psicodrammatisti Moreniani).

 

Impressioni e racconti dopo l’evento

Natalia Cordima ha condotto il 21 aprile a S.Pietro in Cariano (Vr):
“Con Sofia Rava abbiamo condotto il laboratorio di psicodramma dal titolo: “Incontrarsi sul palcoscenico con sguardi vicini e lontani, per conoscerci e riconoscersi”.
Riporta: “Grazie a Sofia e alle otto donne che hanno partecipato; alla fine di questo straordinario viaggio ci siamo portate a casa ‘pace, gioia, sorpresa,sollievo, leggerezza, benessere’ e molto altro!

Andrea di Monte ha condotto a San Pietro in Cariano: “Incontrarsi sul palcoscenico dei sensi che ci legano all’altro”. “Scoprire e ritrovare i fili rossi che disegnano le relazioni, riempire di significati le trame che ci conducono all’Altro per creare il Mio, il Tuo, il Suo, il Nostro Mondo. L’incontro autentico con se stessi e con l’Alltro – gli altri – per superare conflitti, contrasti, razzismi”.
E ancora, a proposito dell’incontro con i genitori sulle modalità dell’essere tali:
“Grazie a chi c'è stato e ha voluto mettere in gioco il proprio essere genitore tra altri genitori, ognuno con i propri modi, potendo guardare la prospettiva dell'Altro come risorsa”.

report io e l altro 2018 artpai psicodrammatorino 07Provaglio d’iseo

Stefania Macchieraldo ha condotto a Biella. Scrive: “Grande gruppo quello di ieri sera a Biella. Persone di tutte le età che si sono messe in gioco confrontandosi su temi a volte "scomodi" cercando di uscire dal buonismo per incontrare anche le emozioni più faticose: paura, rabbia, frustrazione... Emozioni che possono accompagnare l'incontro con l'Altro, quello diverso, quello sconosciuto, non noto, se non attraverso pregiudizi e stereotipi.
Esperimento di consapevolezza sociale che speriamo abbia un seguito”. Con lei, Franca Bonato.

Valeria Bianchi Mian ha partecipato a tutti i gruppi di Torino per presentare la Rassegna: Concludiamo l'esperienza torinese con la conduzione di Cinzia Beluardo e Tiziana Grasso ospiti del CPP per "Sotto la stessa luna". Storie di matti, di cavalieri, di gufi e civette. Versi del poeta che canta la luna rossa. Un ragazzo che sogna nella notte, un gatto protettore della casa. Sussurri e grida di amanti, un tango spregiudicato nella piazza del paese al Sud. Sentimenti delicati, amore materno, mentre il tempo passa consumando la fiamma della candela.
Torino. Al CPP conducono anche Marianna Massimello e Giuliana Bitelli. Ci guidano alla ricerca del nostro "nemico" e il gruppo, dietro le crudeltà di anziane maestre, madri oscure e donne algide che riemergono dalle scuole dell'infanzia, trova l'Ombra delle torture, le violenze subite, la catena che va guardata prima di poterla spezzare. Per ritrovare la voce, per non farsi intimidire.

Luigi Dotti ha condotto al Teatro di Psicodramma di Provaglio d’Iseo il
21 aprile 2018. Dice: Il gruppo dei partecipanti era di una ventina di persone. Parole in libertà emerse sul tema “Io e l’Altro/a”.

“Curiosità, serenità, aggregazione, sofferenza, amicizia, nostalgia, emozione, diversità, ricordo, fastidio, nostalgia, specchio, curiosità, difficoltà, comprensione, conoscenza, straniero, paura, stupore, lingua, tradizioni, appartenenza, accoglienza, amore, dialogo, divertimento, allegria, condivisione, ricchezza, emarginazione, diversità, risonanze, fraintendimenti, confusione, umanità, empatia, dovere, educazione, armonia, gioia, disponibilità, aiutare, amare, vivere, ricerca dell’altro, ascoltare, partecipare, aprirsi, affetto, bisogno completarsi dialogo relazione coraggio nostalgia calma mi sento calmo molto sereno curioso di conoscere altri, provare nuove emozioni, vedo volti sofferenti, vedo persone inquiete”.

Scena centrale drammatizzata nel sociodramma:
“Un bambino di 5 anni tiene la mano del papà e assiste
alla scena di due uomini che si sfidano e si stanno picchiando, attorniati da un gruppo di persone che li incitano alla lotta, schierandosi per l’uno o per l’altro.
Il bambino ha paura, ma sente la presenza rassicurante del padre.
Il padre si stacca dal bambino e interviene per separare i due contendenti, riportare la calma e riprendere duramente la gente intorno che istiga allo scontro fisico”.
“Le verbalizzazioni riprendono i temi dei modelli di maschio/femmina, l’incontro/scontro, la responsabilità del prendere o non prendere parte alla violenza, l’omertà del guardare, autorizzando indirettamente, la violenza, la responsabilità verso l’infanzia, il bullismo sostenuto dallo sguardo complice degli osservanti”.

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Leonardo Seidita per: "Lo Straniero e l'Ombra. Alle origini delle xenofobie." - Tavola rotonda e Gruppi di Psicodramma junghiano - 21 e 22 aprile a Bagheria...
"Ma chi va nell’Uno senza andare al tempo stesso nell’Altro, accogliendo quel che gli si fa incontro, insegnerà e vivrà esclusivamente l’Uno e lo trasformerà in realtà.
Egli diventa infatti vittima dell’Uno. Se tu entri nell’Uno e per questo consideri nemico l’Altro che ti viene incontro, allora lotterai contro l’Altro.
Non ti accorgi infatti che l’Altro è anche dentro di te.
Pensi invece che venga in qualche modo da fuori e ritieni di scorgerlo anche nelle opinioni e azioni del tuo prossimo che ti ripugnano. Lì lo combatti, essendo del tutto accecato.
Chi invece accetta l’Altro che gli viene incontro, perché è presente anche in lui, non lotta più, ma guarda dentro di sé e tace."
(C. G. Jung, "Liber novus")

Ancora Torino. Scrive Valeria Bianchi Mian: “Bellissimo condurre con Annamaria Frammartino, amica e collega. Riscoprirsi. Ascoltare le storie dal Mondo di Wilma Scategni. Tanti stimoli per un socio-psicodramma condotto da Wilma sul tema dell'essere sempre in qualche modo senza fissa dimora. E poi con il nostro sociodramma, con me ed Annamaria, esplorare nuovi stili di vita e di governo nel "the day after" la fine del mondo così come lo conosciamo. Solo un tappeto per ricostruirsi, mettendo insieme l'Io e l'Altro, i pro e i contro.

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San Pietro in Cariano (VE)

E ancora: “La frontiera, il giardino, lo specchio. Un nuovo fiore è nato nel gruppo che nella sera del giovedì 19 aprile ha preso vita a Torino, all'interno della Rassegna "L'Io e l'Altro". I luoghi dell'incontro. Abbiamo esplorato insieme i confini della libertà, lo specchio del buio, l'abbraccio dell'erba. Hanno condotto Sara Bertani e Davide Perotti”.

Scrive Amailia Minichiello da Roma: “E anche questa "tappa" si è conclusa! Il gruppo si è confrontato con la fatica, la curiosità, l'ansia, la paura e la sorpresa dell'incontro con l'Altro. Ogni partecipante al gruppo con grande disponibilità e interesse diffuso, si messo in "viaggio". Il viaggio è stato prima di tutto dentro sé, nel, luogo dove tutto ha inizio, dove l'apertura allo "sconosciuto" allo "straniero " è cosa possibile o minaccia. Nel viaggio fatto seguendo un sentiero di montagna c'è chi ha incontrato uno sconosciuto con il quale immediatamente c'è stato un "riconoscersi", c'è stato chi ha incontrato il padre ad attenderlo, chi un vecchio e austero signore e chi una persona conosciuta da poco.
L'Altro e Io/Io e l'Altro... un incontro possibile, a patto che ci sia una disponibilità a credere che quando si è in relazione ci sono momenti in cui bisogna "resistere perché non sarà sempre così"...
“L'apertura alla speranza per il futuro grazie all'incontro autentico con l'Altro è il dono che il gruppo ha fatto a sé stesso in un crescendo di emozione e presenza”.

Ed è proprio un viaggio e non finisce mai. Non finisce nemmeno se lo finiamo noi, perché, così come hanno fatto i nostri padri e le nostre madri, passeremo il testimone a chi verrà dopo. Passeremo storie, transiteremo memorie, condurremo passi di città in città. Migreremo dal passato al presente al futuro, attraverso gli affetti, connessi. Gli psicodrammatisti, così ha detto Tatiana Sicouri presentando il gruppo, hanno la balzana (si fa per dire, ironicamente) idea che, navigando di gruppo in gruppo, andando per, aprendo spazi di condivisione e scambio, di cerchio in cerchio si accenda quel lume che dà al cambiamento la possibilità di farsi reale. Noi concordiamo. Ma non dobbiamo dimenticare… l’Altro. Quello che no, non è d’accordo. E lo dice con violenza…

 

Vanda Druetta ha condotto a Torino: “SE IL VIOLENTO TROVASSE SPAZIO DENTRO DI NOI?”

“Esplorazione delle memorie transgenerazionali. L’incontrarsi in gruppo evoca fin da subito il guardare e l’essere visti, il piacere e il disagio connessi alla dimensione pubblica e alla dimensione di intimità. Il gruppo si è trovato impegnato a cercare un accordo tra le due anime, senza che o si confondessero o si contendessero gli spazi l’una a scapito dell’altra. E senza essere trattenuti in una delle due e sentire emozioni e sensazioni difficili che potrebbero esitare in altre unilateralità, tipo la ricerca di troppa vicinanza o una distanza che rifiuta il contatto. Abbiamo cercato piccoli indizi in noi e negli altri per orientarci a muoverci nel conoscibile e a lasciare fluire spazi di empatia. Il gruppo, muovendosi con il corpo e poi con le parole , ha iniziato a costruire l’incontro mostrando la disponibilità alla fiducia. Sono emerse le prime domande sul 'che cosa vediamo' e su 'come vediamo’. Viene evocato lo stereogramma con una immagine piana di camosci liberi in montagna. Viene messo in scena e drammatizzato.
L’immagine bidimensionale, se osservata con attenzione lascia emergere dallo sfondo la tridimensionalità. Guardandola da una prospettiva un po’ diversa arrivano al cervello due immagini che se incrociate in modo giusto forniscono percezioni differenti e nuove sulla loro profondità e sulla distanza dallo sguardo dell’osservatore.
Lo stereogramma ci introduce agli strumenti che usiamo per ‘vedere’ e alla nostra possibilità di usare la 3D. Ovvero appare possibile percepire le immagini separate e multiple e inviarle al nostro personale elaboratore per sintetizzarle e crearne la tridimensionalità emotiva.
Andare in profondità implica incontrare gli aspetti nostri meno gradevoli, meno conoscibili, poco integrabili con la percezione prevalente di noi stessi.
Il ‘guardare oltre’ ha lasciato emergere nel gruppo i ricordi che ci hanno ‘portato’ in una terra lontana e all’affidamento del ‘nome’ del nuovo nato: nome che riprende parti della tradizione (anche il nonno aveva quel nome) e parti di nuovo, quindi non Franco ma Francesco, perché il figlio possa sviluppare tratti di vita e tratti psicologici ulteriori. Progetto affettivo bello e contemporaneamente impegnativo. (Ma se poi non ce la farò?)
Tradizione e cambiamento, mettere assieme storie antiche o meglio tratti di storie antiche che appaiono incongruenti per inserirle nell’attuale prospettiva di vita.
Strutturare i ricordi : interviene qualcosa che modifica i ricordi, che li confonde, che rende difficile le narrazioni. Il Kosovo: ombra da tenere lontana. Troppo carica di violenze viste, narrate, che hanno influenzato le relazioni e che hanno determinato le emigrazioni e le culture successive. Ma anche un apparente tranquillo paese posto sul lago contiene forze che bloccano nella dipendenza.
Emergono antiche sofferenze, antichi conflitti, antiche percezioni di torti subiti. Gli ‘altri’ cattivi confondono i nostri ricordi. Emerge la rabbia contro i cattivi. E con essa il desiderio di tagliare i legami. Si impongono nel gruppo immagini di fantasmi familiari, di nonni, bisnonni severi, anaffettivi, distratti violenti. Gomitoli di fili aggrovigliati che strozzano.
Si vorrebbero distruggere, tagliare , ma si pensa che siano necessarie delle forbici magiche, d’oro. Nella dinamica del gruppo c’è una sosta, una pausa: forse la rabbia ci appartiene, forse l’Animus con cui sintetizziamo gli eventi non ci solleva dall’aggrovigliamento. Forse possiamo cercare altre vie. Cogliere un filo della matassa, tenerlo in mano, farlo circolare nel gruppo ed ascoltare nuovi affetti emergenti. Ci rimandiamo ai futuri buoni sogni”.
(V.D.)

Marco Greco ci porta sul Sentiero Sacro. Il sentiero è per chi lo sa vedere. Il possibile si apre. Per noi: “Il Sentiero Sacro è stato lo spunto d'inizio sociodrammatico. Un luogo del trovarsi che ha regole di rispetto e d'Incontro. Un luogo metaforico, che necessita di venire concretizzato nelle scelte del singoli e delle comunità di umani.

All'interno del lavoro con registro sociodrammatico, un cameo psicodrammatico col lavoro di Chiara e di una scena d'umiliazione legata ai suoi 6 anni vissuta col cugino.
In fondo, l'essere umano umiliato, non vive atti liberi e di consapevolezza. E di responsabilità.

Il Sentiero sacro è cosa pubblica. Ed è cosa privata. Che, in ogni caso, ridiventa sociale e collettiva...”.

Il viaggio non finisce qui.

Grazie a tutti e tutte.
E un grazie speciale ai quasi 400 partecipanti!
Valeria Bianchi Mian e Leonardo Seidita

 


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